Matite e pastelli sono tecniche molto coinvolgenti per l’artista che le usa. Personalmente amo lavorare sporcandomi le mani, dedicandomi con molta pazienza al raggiungimento del risultato che intendo vedere, strato dopo strato. Entrambe le tecniche richiedono molta attenzione ai dettagli ed una intensa conoscenza degli effetti che la luce può avere sul soggetto che intendi dipingere. Dopo aver osservato e immaginato un soggetto con forme morbide, con importanti contrasti tra chiaro e scuro, dalla particolare ed intensa caratterizzazione, dopo averne valutato gli effetti della luce che ricade su di esso, la tecnica a matita o pastello mi permettono di rappresentarlo al meglio, di entrare più in contatto con la mia anima, con il mio vero io.

Il motivo che mi spinge a scegliere le matite o i pastelli per creare un’opera è il desiderio di venirne coinvolta anche fisicamente, mi piace lavorare sporcandomi le mani con i colori, dedicandomi con molta pazienza al raggiungimento del risultato che intendo vedere, strato dopo strato, come fosse un meccanismo quasi automatico in cui posso perdermi per ore finchè riesco.
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Ogni opera creata così, rappresenta un viaggio intenso sia spirituale che fisico per me. I soggetti infatti non sono mai incentrati sull’aspetto puramente artistico, sulla bellezza oggettiva dell’opera in se, piuttosto sulla caratterizzazione di un umore, di uno stato d’animo. Anche un semplice paesaggio non esprime solo la bellezza di quel luogo, ma l’umore che ne consegue essendoci.