Emanuela Grassi, Pittrice.

Non esiste concetto più nobile e profondo dell’arte così strettamente legato alla vita ed alla sua evoluzione. L’arte rappresenta lo spirito creativo dell’essere umano, lo spirito di creare, di rendere visibile ciò che apparentemente è invisibile. Connettersi e percepire le diverse versioni prospettiche della realtà sono doni che tutti noi abbiamo, di cui tutti siamo dotati sin dalla nascita. Tuttavia solo alcuni di noi riescono a coglierne i dettagli e l’essenza, a fotografarne i particolari trasformando un pensiero in un’emozione. Gli occhi sono captatori, le mani sono strumenti, lo spirito è la chiave di lettura, di arricchimento, lo spirito è il colore e la forma ed esso prospera solo in chi cura la propria anima come una madre cura un figlio, come il contadino cura il suo albero. Nei tratti, nei colori, nei soggetti che Emanuela racconta è facile percepire la profondità e l’importanza della sua chiave di lettura. Un balcone, un campo di fiori, un frutto su un tavolo, raccontano la bellezza della vita, il colore, la freschezza, la gioia di essere li in quel momento, il desiderio di raccontare il dono Divino della Vita quasi come se dovesse esplodere, come se una cornice non riuscisse a contenerne l’energia, ricco di colori esaltati dalla sua mano leggera e delicata tanto che guardare una sua opera assorbe completamente l’attenzione, in quel momento non esiste altro, nè muri, nè confini, nè persone, nè suoni. E’ un invito a vedere i “veri colori” del mondo, è raccontare un luogo normale ai più come una dimensione mistica, guardando quello che non siamo più abituati a vedere. La sensibilità, la pazienza, la determinazione, la franchezza, la bontà, l’altruismo, la ricerca, la passione, sono questi gli elementi che compongono le opere di Emanuela, non solo quadri e non solo pennelli e tele ma Amore.

scritto col cuore da Giampiero Grassi

Biografia.
Emanuela Grassi nasce a Galatina (LE) nel 1971. Coltiva fin da piccola la passione per la pittura, ereditata dal padre architetto e dal nonno, entrambi artisti. Frequenta il Liceo Artistico a Taranto, dove sperimenta le diverse tecniche pittoriche e si distingue per la piena padronanza nell’uso del chiaroscuro, vincendo premi e partecipando a numerose mostre ed esposizioni. Prosegue gli studi presso la Facoltà di Architettura a Firenze, che le consente di acquisire una solida conoscenza tecnica ben ravvisabile nell’accurata resa prospettica degli scorci e delle vedute panoramiche delle sue opere. Nel 1995 si trasferisce a Roma, dove incontra Giorgio Piervitali, appassionato d’arte che si accorge del suo grande talento e la sponsorizza per mettere a frutto la sua arte. Emanuela inizia così a perfezionare le varie tecniche pittoriche seguendo i corsi del maestro Silvio Bicchi, che la instrada nella pittura ad olio e nel figurativo, e del pittore acquerellista e grafico Giannetto Schneider. Approda in seguito alla scuola di acquerello di Giampiero Pierini, famoso acquerellista romano, che le insegna a trasformare, attraverso la tecnica dell’acquerello, le emozioni e i moti dell’anima in opere d’arte. Si appassiona alla pittura ad acquerello, tecnica tra le più immediate e fresche ma anche tra le più complesse in quanto richiede rapidità di esecuzione e una visione chiara della rappresentazione della luce nell’opera fin dalle prime pennellate, data l’impossibilità di apportare modifiche o correzioni, come invece accade con la pittura ad olio. Sceglie e sperimenta le tecniche a seconda del soggetto: l’acquerello, le matite, i pastelli, la pittura ad olio, acrilico o china e la pittura su muro come l’affresco e il trompe l’oeil. Espone in numerose gallerie sia a Roma che in Puglia e partecipa a svariate collettive sempre in ambito romano, a piazza Colonna e a Campo de’ Fiori. Trasferitasi a Grosseto nella maremma dei macchiaioli, Emanuela continua a lavorare su commissione e ad esporre sia in gallerie d’arte del posto che in diversi spazi espositivi a Roma, città con cui non ha mai interrotto i legami.

Emanuela Grassi,
Pittrice.

Non esiste concetto più nobile e profondo dell’arte così strettamente legato alla vita ed alla sua evoluzione. L’arte rappresenta lo spirito creativo dell’essere umano, lo spirito di creare, di rendere visibile ciò che apparentemente è invisibile. Connettersi e percepire le diverse versioni prospettiche della realtà sono doni che tutti noi abbiamo, di cui tutti siamo dotati sin dalla nascita. Tuttavia solo alcuni di noi riescono a coglierne i dettagli e l’essenza, a fotografarne i particolari trasformando un pensiero in un’emozione. Gli occhi sono captatori, le mani sono strumenti, lo spirito è la chiave di lettura, di arricchimento, lo spirito è il colore e la forma ed esso prospera solo in chi cura la propria anima come una madre cura un figlio, come il contadino cura il suo albero. Nei tratti, nei colori, nei soggetti che Emanuela racconta è facile percepire la profondità e l’importanza della sua chiave di lettura. Un balcone, un campo di fiori, un frutto su un tavolo, raccontano la bellezza della vita, il colore, la freschezza, la gioia di essere li in quel momento, il desiderio di raccontare il dono Divino della Vita quasi come se dovesse esplodere, come se una cornice non riuscisse a contenerne l’energia, ricco di colori esaltati dalla sua mano leggera e delicata tanto che guardare una sua opera assorbe completamente l’attenzione, in quel momento non esiste altro, nè muri, nè confini, nè persone, nè suoni. E’ un invito a vedere i “veri colori” del mondo, è raccontare un luogo normale ai più come una dimensione mistica, guardando quello che non siamo più abituati a vedere. La sensibilità, la pazienza, la determinazione, la franchezza, la bontà, l’altruismo, la ricerca, la passione, sono questi gli elementi che compongono le opere di Emanuela, non solo quadri e non solo pennelli e tele ma Amore.

scritto col cuore da Giampiero Grassi

Biografia.
Emanuela Grassi nasce a Galatina (LE) nel 1971. Coltiva fin da piccola la passione per la pittura, ereditata dal padre architetto e dal nonno, entrambi artisti. Frequenta il Liceo Artistico a Taranto, dove sperimenta le diverse tecniche pittoriche e si distingue per la piena padronanza nell’uso del chiaroscuro, vincendo premi e partecipando a numerose mostre ed esposizioni. Prosegue gli studi presso la Facoltà di Architettura a Firenze, che le consente di acquisire una solida conoscenza tecnica ben ravvisabile nell’accurata resa prospettica degli scorci e delle vedute panoramiche delle sue opere. Nel 1995 si trasferisce a Roma, dove incontra Giorgio Piervitali, appassionato d’arte che si accorge del suo grande talento e la sponsorizza per mettere a frutto la sua arte. Emanuela inizia così a perfezionare le varie tecniche pittoriche seguendo i corsi del maestro Silvio Bicchi, che la instrada nella pittura ad olio e nel figurativo, e del pittore acquerellista e grafico Giannetto Schneider. Approda in seguito alla scuola di acquerello di Giampiero Pierini, famoso acquerellista romano, che le insegna a trasformare, attraverso la tecnica dell’acquerello, le emozioni e i moti dell’anima in opere d’arte. Si appassiona alla pittura ad acquerello, tecnica tra le più immediate e fresche ma anche tra le più complesse in quanto richiede rapidità di esecuzione e una visione chiara della rappresentazione della luce nell’opera fin dalle prime pennellate, data l’impossibilità di apportare modifiche o correzioni, come invece accade con la pittura ad olio. Sceglie e sperimenta le tecniche a seconda del soggetto: l’acquerello, le matite, i pastelli, la pittura ad olio, acrilico o china e la pittura su muro come l’affresco e il trompe l’oeil. Espone in numerose gallerie sia a Roma che in Puglia e partecipa a svariate collettive sempre in ambito romano, a piazza Colonna e a Campo de’ Fiori. Trasferitasi a Grosseto nella maremma dei macchiaioli, Emanuela continua a lavorare su commissione e ad esporre sia in gallerie d’arte del posto che in diversi spazi espositivi a Roma, città con cui non ha mai interrotto i legami.

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